Ex stadio e mercato coperto, i cittadini si spaccano tra pro e contro

TERAMO – La presentazione dei progetti di riqualificazione del vecchio Comunale in un campo verde aperto al pubblico e del mercato della verdura in area commerciale ha diviso il pubblico e i portatori di interesse convocati dal sindaco per la condivisione dei programmi inseriti nel Piano Strategico. Se infatti c’è chi, come il presidente di Confartigianato, Luciano Di Marzio, ha apprezzato lo slancio verso il tessuto produttivo per via delle botteghe artigiane da creare nell’area del vecchio stadio o nell’area commerciale di piazza Verdi, decisamente più perplessi sono i cittadini che hanno a cuore la tutela del patrimonio archeologico come il direttore artistico di Teramo Nostra, Sandro Melarangelo. Quest’ultimo in particolare si è dichiarato fortemente contrario al progetto di recupero del Mercato che prevede anche due livelli ulteriori destinati a parcheggio. «Perché il sindaco insiste nel riportare il traffico in centro storico?” ha chiesto Melarangelo che ha sottolineato come sotto l’area di piazza Verdi insistono i resti del foro e della vecchia basilica romana e che giace un tunnel sotterraneo che collega via Stazio a piazza Muzii che non ha mai visto la luce. Per Melarangelo sarebbe dunque più opportuno lavorare nella valorizzazione di quest’area cittadina così vicina all’anfi-teatro, o creare un auditorium all’interno della vicina chiesa di San Giovanni piuttosto che ipotizzare nuovi parcheggi e attività commerciali in un’area culturalmente sensibile. Perplessità sono state mosse anche dal candidato sindaco avversario Gianluca Pomante che in relazione all’idea di realizzare un’area verde capace di ospitare eventi e manifestazioni al vecchio stadio ha sollevato problemi di “concorrenza” con gli appuntamenti che potrebbero essere allestiti allo stadio di Piano d’Accio ritenendo più opportuno destinare l’area del vecchio Comunale alla creazione di una Cittadella dello sport, come sollecitato in passato da alcuni tifosi. Preoccupazioni fugate dal sindaco secondo cui la portata degli spazi in termini di pubblico dei due stadi non consente preoccupazioni di “sovrapposizioni” quando piuttosto amplia le possibilità di luoghi adatti a ospitare diverse proposte. Brucchi è intervenuto poi sulla Cittadella dello Sport ritenendo che il luogo ideale per vocazione sia quello dell’Acquaviva che già ospita diversi impianti e dove l’amministrazione starebbe per realizzare un nuovo campo in erba sintetica d’intesa anche con il presidente della Teramo calcio Luciano Campitelli. Una riflessione seria, in termini di sostenibilità economica è stata sollecitata invece dal presidente della Baltour, Agostino Ballone. Al di là dei fondi per la realizzazione dei programm idi riqualificazione, per l’imprenditore teramano dei trasporti c’è bisogno di redigere piani economici sostenibili anche per la manutenzione successiva di questi luoghi e di queste attività per evitare di gravare ulteriormente in futuro sulle casse comunali. Una considerazione dai progettisti e dallo stesso sindaco che ha puntualizzato intanto i canali di finanziamento delle due opere: per il parco verde si prevede lo strumento del project financing mentre per la struttura del mercato i fondi andrebbero reperiti da un’asta pubblica di vendita o da un accordo di programma.